Un libro piacevole come una brezza improvvisa che ti avvolge in una giornata afosa! Protagonisti principali tre bambini di dieci anni (Wanda, Cosimo e Italo) che vivono la loro infanzia negli anni della II Guerra Mondiale. Tre bambini dai trascorsi molto diversi - un orfanotrofio, un nonno che supplisce alla mancanza dei genitori, un padre fascista - ma legati da una bella amicizia.

15 Lultima volta che siamo stati bambini Fabio Bartolomei

Quando i tedeschi ruberanno il loro amico ebreo, Riccardo, con tutta la sua famiglia, si porranno tante domande a cui non troveranno risposte convincenti, ma eroicamente e incoscientemente prenderanno insieme la decisione di riportarlo a casa.

«Non doveva mischiarsi con quella gente!».

«Quale gente, viveva con i genitori…».

«È uguale! Non è il momento giusto per essere ebrei, per vivere nel ghetto. Lo vedete cosa succede poi!».

«Ma perché hanno rubato pure lui? Cosa ha fatto?». Cosimo scuote la testa. Non ne ha davvero idea.

«Gli ebrei sono nemici del fascismo e dei tedeschi. Per questo li rubano» - dice Italo.

«Ma lui non ha mai fatto niente di male. Non è un nemico cattivo».

«Lui no, ma mettiti nei panni dei tedeschi. Che fai? Separi un figlio dai genitori?».

Il candore di questi bambini è impagabile. Hanno dentro un grande desiderio di scoprire il mondo e capire la vita, ma non è facile trovare un senso a realtà che un senso non ce l’ha.

Così daranno il via ad un’impossibile missione di soccorso con forza e caparbietà. La stessa forza e lo stesso amore dei due adulti, una suora e un eroe di guerra, che si metteranno sulle loro tracce per ricondurli al sicuro.

Bravissimo Fabio Bartolomei, l’autore, nel rendere anche i momenti e le situazioni difficili con leggerezza e umorismo. Infatti, contrariamente a quanto ci si può aspettare per l’argomento trattato, è un libro in cui si ride e sorride moltissimo.

15 Fabio Bartolomei

Le parole di Cristo «Se non ritornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei cieli» ritornano chiarissime nel loro significato. Quando non siamo capaci di rispondere senza paura ed esitazioni alle domande dei nostri ragazzi significa che stiamo facendo qualcosa di illogico, come la guerra.

Ottobre 2024