Mentre continua l’attenzione sulle donne ritenendole autentiche ed efficaci motori di cambiamento all’interno della famiglia, del quartiere e, dunque, della società globale, si allarga e cresce il servizio del doposcuola: emerge, ad oggi, il numero crescente delle richieste e, contemporaneamente, l’aumento della disponibilità di volontari in questo campo, che ci fa pensare all’emergenza educativa come un terreno fertile per la missione urbana.
Gli obiettivi specifici del progetto rimangono quelli originari, con qualche sviluppo e si possono articolare in azioni mirate a:
- Riconoscere e tutelare la dignità della donna.
- Accogliere e formare per promuovere autonomia, attraverso proposte educative e il quotidiano e arricchente dialogo interculturale e interreligioso.
- Favorire percorsi di cittadinanza, di orientamento/conoscenza della Città, della Cultura italiana, per promuovere esperienze di formazione e partecipazione responsabile.
- Arricchire la formazione delle donne che partecipano ai laboratori, attraverso l’offerta dei corsi di manualità vari per il rafforzamento di competenze di base, potenzialmente spendibili in ambito lavorativo in collaborazione con Ciofs/FP.
- Sostenere le famiglie con l'offerta del Baby Parking/Nido/Infanzia per i bimbi e del sostegno scolastico per i figli più grandi. (scuola Media).
- Continuare a produrre e diffondere una cultura alternativa per una lettura del quartiere offerta da prospettive e punti di vista diversi: dal basso e al femminile, dalla parte della donna e della madre straniera, colta e incontrata come persona capace di interazione, critica e cambiamento.
- Dare visibilità, attraverso eventi, scritti, immagini, testimonianze, visite guidate per la città, partecipazione ad alcuni eventi significativi eventualmente promossi dalla Circoscrizione, dal Comune, o dall’Ufficio Pastorale Migranti, all’esperienza in atto, promuovendo un’immagine dell’altro “diverso da me” positiva e aperta al confronto.
- Promuovere esperienze di educazione interculturale per le scuole e/o gruppi giovanili, attraverso offerte differenziate: una giornata nel Borgo Dora, vissuto come luogo positivo di incontro con la diversità; una serata di condivisione: cena e cineforum per nutrirci della ricchezza delle nostre differenze, culturali e spirituali.
- Offrire esperienze di volontariato giovanile attraverso il servizio del doposcuola, che vede protagonisti alcuni giovani studenti liceali (Liceo Gioberti, Liceo Valsalice, Liceo Maria Ausiliatrice e Convitto Umberto I, oltre che giovani universitari)
- Suscitare, attraverso momenti mirati di formazione e di scambio, ed eventi organizzati, il dialogo interculturale e interreligioso fra adulti, come possibilità di crescita culturale e di contributo alla giustizia e alla pace.
- Consolidare e ampliare l’esperienza di rete con la Chiesa locale, attraverso l’assunzione di percorsi condivisi di formazione/animazione missionaria in continuità con il cammino della Quaresima di Fraternità, che ci offre annualmente occasioni di scambio e confronto con le Unità Pastorali.
- Riconoscerci “presenza” e luogo di spiritualità feriale, capace di accogliere le domande di senso di giovani e adulti in ricerca di spazi in cui mettersi in gioco e confrontarsi sulle proprie domande di fede, più o meno consapevole e offrirci come “betania” a chi ci chieda una sosta per incontrare non solo gli altri, ma l’Altro.
- Stimolare e provocare gli attori della rete solidale sul territorio a cercare insieme soluzioni efficaci ai bisogni della gente.
Dettagli del progetto al link diocesano QUI!