Percorsi internazionali di legalità vista con gli occhi dei bambini da sotto e sopra l’equatore
Testi in italiano e francese, edizione arricchita da una tavola di cioccolato Ziccat.
Il libro, ottimo regalo natalizio, si può trovare presso la parafarmacia di Pino Torinese o presso la segreteria parrocchiale.
«Sulla Costituzione del Madagascar c’è scritto che tutti i bambini devono andare a scuola ma in realtà le scuole sono poche, perciò molti bambini, invece di andare a scuola, devono andare a lavorare».
«In questi giorni c’è tristezza nella famiglia di Annette, che ha 10 anni, sta studiando e da grande vorrebbe diventare medico. Aina, un uomo del villaggio, l’ha chiesta in sposa. Il suo prezzo, secondo la tradizione, è di 5 zebù. La tradizione è una legge non scritta a cui tutti obbediscono e Annetta dovrà seguire Aina».
«Due briganti sono entrati nella casa di Florette e le hanno rubato tutte le pentole. Un vicino ha visto i ladri, li ha seguiti e, visto dove abitavano, li ha denunciati ai gendarmi che sono andati per arrestarli. I ladri hanno regalato loro una gallina e un’anatra e così i gendarmi li hanno lasciati liberi».
Tre situazioni che denunciano il BISOGNO DI LEGALITÀ. Anche in culture lontane e in realtà sociali profondamente diverse, l’importanza della legalità viene immediatamente intuita da tutti i bambini. Sui banchi di scuola poi, con insegnanti capaci e sensibili, quel seme di senso della giustizia può essere coltivato e portato a maturazione. È accaduto anche nelle scuole di Pino Torinese (Folis, Podio e Costa) e nella scuola Sainte Marie di Jangany, nel sud del Madagascar. Lo straordinario lavoro di alunni e insegnanti sul tema della legalità, è sfociato proprio in questo libro, stampato nel 2013 ma ancora estremamente attuale.
Un furto avvenuto nella missione di padre Tonino a Jangany il 25 novembre 2011, ha costituito un vero scandalo per la comunità intera che tanto ama e rispetta il lavoro della Missione e da lì si è cominciato seriamente a discutere sul concetto di legalità.
Da Pino sono arrivate a Jangany 21 lettere, riportate nel libro, con considerazioni intelligenti, fiduciose e solidali di tanti bambini.
«Da noi la legge è abbastanza rispettata. Da noi le persone non si vendono e non si comprano. Da noi quando i ladri vanno a rubare, intervengono subito i poliziotti, nel giro di pochi minuti».
«Cari amici di Jangany, siamo stati impressionati dal fatto che voi non avete le stesse regole che abbiamo noi, in particolare quelle legate ai diritti dei bambini, ad esempio darli in matrimonio in cambio di buoi. Da noi ci sono delle regole che ci insegnano a rispettare quasi tutti».
«La legalità è rispettare le leggi. Se non fosse così e tutti facessero ciò che vogliono, vivremmo in un mondo impazzito e molto pericoloso».
«Secondo noi la legalità è una luce che serve per restare uniti e in armonia».
Il libro è bellissimo nei suoi contenuti, soprattutto per la serietà e la spontaneità dei ragionamenti dei bambini. È anche arricchito da traduzioni in francese e malgascio. L’introduzione a cura del Procuratore della Repubblica Gian Carlo Caselli impreziosisce ulteriormente il testo.
Accattivante è anche la sua veste grafica: allegra, coloratissima e divertente con i disegni realizzati dai bambini delle due scuole. L’ottima carta usata per la stampa permette tra l’altro di far risaltare sapientemente i disegni dei bambini e le molte fotografie presenti nel libro. I proventi del libro saranno destinati a continuare la scolarizzazione e la formazione dei 3000 bambini di Jangany, quindi una scelta intelligente e utile per un regalo di Natale.
Dicembre 2024