La comunità di Jangany, nel sud Madagascar, a cui siamo legati da molti anni - in particolare con il sostegno scolastico - ci ha inviato un dono particolarmente adatto nella memoria dell’Immacolata concezione di Maria: si tratta di una Madonna, realizzata con legno di palissandro, che accoglieremo nella nostra chiesa per ricordarci che siamo fratelli, siamo davvero Chiesa anche in questo legame tra comunità lontane legate nella fede.

Pregheremo quindi insieme e in comunione spirituale con Jangany nella vigilia del 7 e nella festa dell’8 dicembre.

Questa statuetta ci è stata consegnata dai volontari che sono andati in missione - affidata anche alle nostre preghiere - nel settembre scorso e tornati con il cuore colmo di gioia per l’incontro con la comunità di Jangany.

 

Un don et une prière avec Jangany le jour de l’Immaculée Conception
La communauté de Jangany, dans le sud de Madagascar, à laquelle nous sommes liés depuis de nombreuses années - en particulier avec le soutien scolaire - nous a envoyé un cadeau particulièrement adapté en mémoire de l’Immaculée conception de Marie : il s’agit d’une Madone, réalisée en bois de palissandre, que nous accueillerons dans notre église pour nous rappeler que nous sommes frères nous sommes vraiment l’Eglise également dans ce lien entre communautés lointaines liées dans la foi.
Nous prierons donc ensemble et en communion spirituelle avec Jangany la veille du 7 et la fête du 8 décembre.
Cette statuette nous a été remise par les volontaires qui sont allés en mission - confiée aussi à nos prières - en septembre dernier et revenus le cœur rempli de joie pour la rencontre avec la communauté de Jangany.

 20221208 Pino SS Annunziata Maria dono da Jangany

101 musicisti e cantanti giovanissimi tra cui i ragazzi del musicale dell'Istituto Comprensivo di Pino Torinese propongono nella bella chiesa di San Domenico in Chieri un concerto.

Violoncelli, chitarre, flauti, percussioni, tastiere, voci ci introdurranno in un clima di serentà e di solidarietà.

Le offerte saranno devolute al progetto  JANGANY HA SETE ACQUA PER VIVERE per la realizzazione di forages a 60 metri per raggiungere la falda profonda essendo i pozzi realizzati nel villaggio prosciugati dopo 4 anni privi di pioggia.

https://jangany-dallamusica01.tumblr.com/

 

20221207 Concerto Locandina con Logo corretto

Giovedì 8 dicembre, alle ore 21, saranno celebrati in parrocchia, a Pino Torinese, i vespri per la solennità dell’Immacolata concezione di Maria.
 
« Rallegrati, piena di grazia » (Lc 1,28), così l'arcangelo Gabriele a Maria nel suo saluto. In questo piena di grazia sta il mistero della festività che celebriamo; Maria nata senza il peccato originale (verità di fede proclamata da Pio IX nel 1854). 
 
Secondo un'antica tradizione si ricorda anche la guarigione di Anna, madre di Maria, dalla sua sterilità, un segno questo della misericordia di Dio che permette all’umanità - già resa sterile dal peccato - di diventare il grembo capace di accogliere Gesù, l’incarnazione del Verbo divino.
 
I vespri dell’Immacolata sono guidati dal gruppo parrocchiale dell’Azione cattolica che con tutta la comunità partecipa alla preghiera, momento per rinnovare la fede nell’amore di Dio.
 
 
 
 
 
20221208 Pino SS Annunziata Vespri Immacolata
Moltissimi pinesi e non, ricorderanno il famoso prof. Renato Grilletto, pinese cittadino del mondo essendo noto per la sua cultura a tutto tondo. 
Si proprio un Universo di passioni, di sapienza, di curiosità, che lo ha portato a scrivere decine di libri e studiare gli argomenti più diversi. Solo per citarne alcuni, l’anatomia, la storia, la speleologia, l’arte in ogni declinazione, la musica anche come esecutore.
 
È stato Maestro Organaro per oltre 50 anni a Pino!

Per non parlare poi della Sua grande passione e competenza: l’Egitto, le tombe, i sarcofaghi, le mummie. Conosceva ogni particolare tanto da studiarle anche con le TAC!

L’elenco sarebbe lungo, per questo, a cinque anni dalla Sua scomparsa e nell’anno in cui avrebbe compiuto 90 anni, vogliamo ricordarlo in una serata davvero interessante,
giovedì 24 novembre, alle ore 18,15, al Teatro Le Glicini di Pino, (ingresso libero).
Ce lo racconteranno alcune persone che lo hanno conosciuto da vicino con foto e immagini.


Alessandro Portaluri
Associazione Santa Maria del Pino Onlus

 

 

20221124 Pino SS Annunziata Prof Grilletto

Punto di riferimento importante il Centro di Ascolto SS. Annunziata è aperto a tutto il territorio pinese per un incontro di dialogo rispettoso e riservato, in un tempo di grande difficoltà per moltissime persone. 

 20201101 Pino SS Annunziata ripresa centro ascolto 1

Un incontro di preghiera per la pace è proposto in parrocchia giovedì 10 novembre 2022, alle ore 21.

In questi giorni tragici di guerra, l’invito è a riflettere e pregare perché i combattimenti smettano sui diversi fronti, dall’Ucraina al Myammar, dalla Somali alla Siria.

Durante la preghiera, le sorelle del Sermig dell’Arsenale dell’Armonia, che vivono all'eremo di Pecetto, offriranno la loro testimonianza. Sarà l’occasione per ricordare che la riconciliazione tra i popoli, come tra le persone in ogni luogo di vita, è l’unica strada per la pace.

 

20221110 Pino SS Annunziata INCONTRO SULLA PACE SERMIG A3 1

Mercoledì 10 agosto 2022 è deceduto don Alessandro Menzio, di anni 80.

Don Alessandro (Sandro) era nato il 10 giugno 1941 a Torino ed era stato ordinato il 27 giugno 1965. Dopo un triennio da vicario alla parrocchia di San Francesco da Paola a Torino, passò alla chiesa della Gran Madre di Dio, dove rimase per quasi cinquant’anni: dapprima come vicario per 16 anni (dal 1968 al 1984) e poi in qualità di parroco per 32 anni (fino al 2016). Nel 2017 era stato nominato Canonico del Capitolo metropolitano e collaboratore delle parrocchie SS. Annunziata a Pino Torinese e Beata Vergine delle Grazie in Valle Ceppi.

  • Recita del S. Rosario venerdì 12 agosto 2022 alle ore 18,30 nella parrocchia della SS. Annunziata (via Maria Cristina 13) a Pino Torinese.
  • Esequie sabato 13 agosto alle ore 10.30 nella stessa parrocchia.
  • Domenica 11 settembre 2022 alle 11 Messa di trigesima alla parrocchia della Gran Madre di Dio a Torino.

Siamo uniti nella preghiera per lui con sentimenti di fiducia e gratitudine.

Lettera alla comunità diocesana pubblicata su «La Voce E il Tempo» del 26 giugno 2022

 

«Carissime sorelle e carissimi fratelli in Cristo,

è trascorso ormai più di un mese dalla mia ordinazione e dal mio ingresso quale arcivescovo di Torino. Durante questo tempo, ho intrapreso il mio nuovo ministero, fatto per lo più di ascolto e di incontri personali, di visite a diverse realtà ecclesiali, di impegni istituzionali…

Tra le attività più significative di questi miei primi passi nel servizio episcopale vanno certamente annoverate lo svolgimento dell’ultimo consiglio presbiterale e dell’ultimo consiglio pastorale diocesano dell’anno. Nell’uno come nell’altro caso, ho cercato di pormi in ascolto di quelle che in entrambi i consessi sono apparse come le “sfide” più impellenti e più profonde che stanno davanti al nostro cammino di Chiesa che è in Torino. Non si è trattato, tuttavia, di un ascolto meramente passivo. I due consigli, infatti, sono stati stimolati ad esprimersi proprio in ordine a ciò che appare decisivo guardando alla vita e alla missione della nostra Chiesa, oggi e nel prossimo futuro.

Facendo tesoro di quanto emerso in quei contesti, di tante suggestioni, fatiche o desideri espressi da molti nelle più svariate circostanze, di quanto richiamato nei gruppi che sono stati attivati in occasione del cammino sinodale della Chiesa italiana oltre che, ovviamente, di una profonda convinzione personale, mi pare evidente che, tra i diversi aspetti sui quali occorre operare un discernimento ecclesiale e compiere delle scelte concrete, ce n’è uno che è assolutamente prioritario.

Si tratta del ripensamento della presenza ecclesiale sul territorio.

È sotto gli occhi di tutti, infatti, il fatto che il numero dei preti è in calo ormai da decenni e che la loro età media è piuttosto elevata. È meno evidente ai più, anche se non meno significativo, il fatto che anche il numero dei cristiani che vivono una qualche reale appartenenza alla Chiesa è di molto inferiore rispetto al passato. Insomma, si tratta di guardare con lucidità la realtà e prendere sempre più profondamente coscienza che la nostra società non è più “normalmente cristiana”. Eppure, noi siamo ancora strutturati – a partire dalle nostre parrocchie – nell’implicito che tutti siano cristiani; e operiamo, a diversi livelli, sulla base della implicita convinzione che sia così, con il grave rischio di investire tantissime risorse in attività pastorali che sembrano non portare frutto, di non provare ad investire (all’inverso!) energie laddove si tratterebbe di osare qualche percorso nuovo e, soprattutto, di perdere noi per primi il gusto della vita cristiana e di una serena e gioiosa sequela del Signore. Appare sempre più chiara, dunque, la necessità anche urgente di ridisegnare il nostro modo di esistere, come Chiesa, sul territorio, al fine di continuare qui ed ora ad essere ciò che dobbiamo essere e ad offrire il Vangelo alle donne e agli uomini che incontriamo e lo desiderano. Non farlo, significherebbe rimanere schiacciati da un passato che ci impedisce di compiere la nostra missione nel presente e, dunque, di essere fedeli a Cristo.

Alcuni semplici esempi, posti in forma interrogativa, possono aiutare ad esplicitare quanto su espresso. Dobbiamo continuare a mantenere semplicemente tutte le infinite strutture di cui beneficiamo (locali, case, chiese, oratori…) anche se – invece che servire a vivere una vita cristiana ed ecclesiale autentica ed essere degli strumenti per l’evangelizzazione – costituiscono un peso insopportabile, per chi è chiamato a gestirle, rubando energie, serenità e gioia? Possiamo continuare a mantenere tutte le parrocchie, immaginando che vi si svolga tutto quello che vi si svolgeva nel passato, chiedendo ad un prete che- invece di essere parroco di una comunità – lo sia di diverse, senza però cambiare nulla? Come si può immaginare, facendo così, che i preti possano vivere una vita serena, possano trovare il tempo per coltivare la preghiera e la lettura e offrire un servizio qualificato, possano trovare la giusta serenità per incontrare le persone…? E come pensare che la loro vita possa risultare attrattiva per dei giovani oggi?

Non sono che esempi, per segnalare la decisività del momento e la grande opportunità che il Signore ci offre. Anche perché assumere con serietà questa “sfida” è mettersi in cammino per scovare nuove opportunità, che non sempre riusciamo a riconoscere; ed è la possibilità di riprendere confidenza con il fatto che c’è urgenza per tutti (preti, diaconi, religiose e religiosi, laiche e laici) di metterci in uno stato di “formazione permanente”, laddove per formazione non si intende solo la necessaria preparazione teologica, ma un itinerario di preghiera e spirituale, una partecipazione profonda alla vita liturgico-sacramentale, una esperienza comunitaria vissuta.

Alla luce di ciò, mi pare opportuno che nel prossimo anno pastorale, facendo nostro e calando nella nostra specifica realtà il cammino sinodale, lavoriamo a diversi livelli al fine di discernere bene la situazione nelle differenti zone della nostra diocesi, di rintracciare le potenzialità che ci sono e magari non vediamo, di ipotizzare modi nuovi di essere Chiesa nel territorio, di avanzare proposte per “cammini sperimentali”… Per un lavoro come questo e così decisivo ci sarà bisogno dell’apporto di tutti: anche perché la diocesi è davvero vasta e sarà indispensabile, se non vorremo essere ideologici e applicare un’idea preconfezionata alla realtà, discernere che cosa ci è chiesto di fare nelle diverse situazioni. Un conto, ad esempio, sarà ciò che ci sarà richiesto nella grande città, altro in zone di montagna o di campagna.

In questo orizzonte, faccio appello alla buona volontà e alla corresponsabilità di tutti. So molto bene che, per diversi motivi, si può talvolta avere l’impressione, nella Chiesa, di essere richiesti di partecipazione e di proposte, senza che poi si veda un seguito all’incontrarsi, al dialogo, alle proposte avanzate. So però altrettanto bene che, senza questo rinnovato e leale sforzo, ci sarà difficile nel prossimo futuro condurre una vita cristiana in cui sia evidente a noi stessi e agli altri che cosa siamo, Chi ci anima, che cosa ci appassiona veramente e ci fa essere discepoli del Signore. Per parte mia, farò di tutto perché quello che vi propongo sia il primo passo di un reale cammino di cambiamento.

In questo orizzonte dovrebbe apparire ugualmente evidente che sarà necessario rinsaldare o creare delle strutture di corresponsabilità, che siano l’espressione della vita ecclesiale sul territorio.

È in vista di ciò che ho rinnovato, in una forma nuova, il consiglio episcopale, pensando sin da subito che non esaurisca affatto la corresponsabilità con il vescovo, la quale dovrà invece beneficiare di altre figure di responsabili nelle diverse zone della diocesi. Ma… un passo per volta e, soprattutto, facciamo passi che siano il frutto dell’intelligenza credente e del cuore di tutti noi e siano il più possibile condivisi.

Mentre vi benedico di cuore, uno ad uno, chiedo umilmente a ciascuno di utilizzare il tempo estivo – che si spera più sereno – per pregare per il cammino che si apre, per far emergere riflessioni e pensieri, per domandarsi davanti a Cristo vivente che cosa ciascuno può realmente mettere a disposizione.

Vi saluto nel Signore con tanto affetto, mi affido alla vostra preghiera e vi garantisco, ogni giorno, la mia».

La cerimonia per l'ordinazione e l'insediamento del nuovo vescovo si terrà 

sabato 7 maggio 2022 sul sagrato della Cattedrale di Torino (piazza San Giovanni Battista).

L'ingresso è riservato ai prenotati. Informazioni per partecipare con un click qui.

20220507 Pino SS Annunziata Insediamento nuovo vescovo

Come ogni anno ci raccogliamo in preghiera nel mese mariano.

 

Tutte le sere alle ore 21 presso la cappella in strada san Felice pregheremo con il Rosario.

 

La festa della cappella e della borgata san Felice si terrà il 12 giugno.

 

20220501 Pino SS Annunziata Mese mariano

 

20220414 Pino SS Annunziata Triduo di Pasqua

 

  • Mercoledì 13 aprile

ore  21 Celebrazione penitenziale comunitaria e confessioni individuali

 

  • Giovedì Santo 14 aprile 

ore 21 Messa IN CŒNA DOMINI durante la quale vengono raccolte le buste della Quaresima di fraternità

 

  • Venerdì Santo 15 aprile giorno di astinenza e digiuno

ore 15 Via Crucis

ore 21 Celebrazione della PASSIONE e MORTE di NOSTRO SIGNORE, adorazione della Croce, Comunione eucaristica

 

  • Sabato Santo 16 aprile

ore 21 VEGLIA PASQUALE. La più importante celebrazione dell’anno!

 

  • Domenica di Pasqua 17 aprile

Messe ore 11. 30 e 18;  a Valle Ceppi ore 10

 

  • Lunedì dell’Angelo 18 aprile

Messa ore 18

 

10 aprile 2022

Concerto di Pasqua offerto da Santa Maria del Pino presso la SS. Annunziata di Pino Torinese