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Parrocchie SS. Annunziata - B.V. delle Grazie di Pino Torinese
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29 maggio 2025 Un Rosario per l'unità e la pace... e un momento di festa

20250529 Pino SS Annunziata Preghiera

AVVISO: Domenica 11 mattina l'accesso alla SS. Annunziata è previsto solo a piedi

 

Attenzione - Avviso

 

Domenica 11 mattina le strade del centro di Pino Torinese sono chiuse fino alle ore 13 per gara ciclistica, l'accesso alla parrocchia è consentito solo a piedi.

 

2025 - Il Consiglio dell'Unità Pastorale 58

Il 24 marzo, presso la nostra Pparrocchia SS Annunziata, si è tenuto il Consiglio della nostra Unità Pastorale. Hanno partecipato: 

  • Don Savino Malcangio (Parroco di Baldissero)
  • Don Marino Basso (Parroco di Pecetto Torinese)
  • Don Domenico Mitolo (Parroco di Pino Torinese)
  • Don Mario Aversano (Vicario Episcopale)
  • Olmo Silvana (Segretario)
  • I rappresentanti delle Parrocchie di Baldissero, Pecetto Torinese e Pino Torinese -

L'incontro ha avuto come tema le strategie di riorganizzazione del territorio dell'Unità Pastorale nell'ambito di una riorganizzazione che sta interessando tutta la Diocesi.

L'incontro si è aperto con la constatazione della necessità di riflettere sulle strategie di riorganizzazione del territorio alla luce dei cambiamenti in atto. Particolarlemente sono state presentate osservazioni e informazioni:

  • Presenza dei sacerdoti sul territorio: Si avvia una riflessione sull'attuale distribuzione dei sacerdoti nelle parrocchie dell'Unità
  • Età dei sacerdoti e ricambio: Viene sottolineata l'età media elevata dei sacerdoti e la scarsa prospettiva di un adeguato ricambio generazionale.
  • Situazione attuale: Nel territorio in esame, si registra ancora una presenza esclusiva di parroci nelle rispettive parrocchie di Baldissero, Pecetto Torinese e Pino Torinese.
  • Previsioni future: Nei prossimi cinque anni si prevede una significativa contrazione della disponibilità di sacerdoti.
  • Partecipazione alla vita cristiana: Viene evidenziata la bassa percentuale di battezzati (1,5%-2% nel nord ovest) che partecipa attivamente alla vita della comunità
  • Contesto sociale: Si constata che la società occidentale non è più prevalentemente cristiana, nonostante la Chiesa possa operare con dinamiche consolidate in un contesto differente.

A seguito di queste osservazioni,si è cercato di individuare soluzioni e forme di collaborazione utili a salvaguardare la vitalità di una Chiesa comunitaria e orante. L'obiettivo primario è stato il mantenimento dei servizi spirituali necessari per una chiesa aperta, accogliente e portatrice di valori per le future generazioni.

Ecco le proposte emerse:

  • Realizzazione di interventi "a campione" per ottimizzare la collaborazione tra clero e laici all'interno delle diverse parrocchie.
  • Valutazione di azioni di intervento a livello di Unità Pastorale, valorizzando le esperienze più positive e significative già realizzate in ciascuna parrocchia.
  • Organizzazione di incontri futuri per definire scelte e percorsi di programmazione e cooperazione tra le parrocchie.
  • Convocazione di prossime riunioni dei rappresentanti dell'Unità Pastorale in data e luogo da definirsi.

 

2025 - Il pellegrinaggio a Lourdes dei pinesi con la OFTAL

Dal 29 aprile al 3 maggio si è svolto il pellegrinaggio annuale organizzato da OFTAL Torino con molti ammalati.

All'iniziativa hanno partecipato anche una quindicina di pinesi tra dame, barellieri, personale per l'assistenza sanitaria e spirituale e pellegrini.

Una esperienza molto ricca di emozioni e di spiritualità. Abbiamo pregato molto per la nostra parrocchia e tutti i pinesi, soprattutto gli ammalati. L'abbraccio della Immacolata è sempre carico di affetto.

Qualche immagine testimonia il momento di gioia e di preghiera.

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2025 - Oratorio: gli appuntamenti di maggio

20250430 Pino SS Annunziata Appuntamenti oratorio maggio

Spera. L'autobiografia di papa Francesco

È questa la prima autobiografia mai pubblicata da un Papa nella storia.

Inizialmente avrebbe dovuto essere pubblicata postuma e in effetti la morte del Papa ha finito con il rendere questo libro il suo testamento spirituale. Abbiamo tanto da leggere di Bergoglio: le encicliche, le esortazioni apostoliche, vari libri, ma in questa autobiografia si trovano le radici dei suoi affetti più cari intrecciate con le radici dei suoi temi più amati in una appassionata e realistica combinazione.

25 Francesco

 

Francesco racconta lo snodarsi di un secolo di vita, dall’inizio del Novecento, quando la sua famiglia emigra dall’ Italia in Argentina, sino ai giorni della pandemia e ancora oltre, all’ evento dell’Intelligenza Artificiale e alle trasformazioni del nostro attuale secolo (intervento al G7 del 2023).

Il suo primo ricordo è per nonna Rosa, «ho amato molto mia nonna Rosa e ne sono stato molto amato. Ha rappresentato per me una testimonianza quotidiana di santità comune […]. Lei, che non aveva potuto andare a scuola oltre le elementari, è stata per me una grande maestra. Quella che ha sigillato la mia religiosità» [pagg. 48/49] e per nonno Giovanni «Il nonno mi ha raccontato l’orrore, il dolore, la paura, l’assurda alienante inutilità della guerra» [pag.30] e quindi per mamma Regina e papà Mario, citati più volte come esempi di rettitudine e di onestà e i cinque amatissimi fratelli e sorelle.

Ma, con altrettanta tenerezza descrive anche tanti altri incontri e tante altre persone che hanno contato molto nella sua vita. Due per tutti: Padre Enrico Pozzoli, un sacerdote originario della Lombardia, emigrato in Argentina nel 1906 come missionario salesiano che divenne ben presto padre spirituale di tutta la famiglia Bergoglio, ed Ester Ballestrino de Careaga, ricercatrice biomedica farmaceutica, sua capa nel laboratorio di analisi, dal Papa definita «una gran donna» per il suo coraggio e la sua coerenza [pag.153].

Questa autobiografia racconta molto di più della storia di un uomo, racconta la storia di un incontro con Dio che segna tutta la storia di un uomo, poi diventato Papa.

Papa Francesco è stato un vero Papa evangelico perché sul Vangelo ha gettato le basi di quelli che sono diventati i temi forti del suo pontificato.

LA PACE. «Quel giorno a Redipuglia piansi e la stessa cosa mi sarebbe accaduta ad Anzio nel 2017 celebrando per i morti di tutte le guerre al cimitero americano di Nettuno…anche tutte le persone che riposavano sotto quelle lapidi avevano i loro progetti, i loro sogni, i loro talenti da far fiorire e mettere a frutto, ma l’umanità ha detto semplicemente loro: A me che importa? È la risposta di Caino a Dio: Sono forse io il custode di mio fratello? (Gen.4,9) - La guerra è follia! Ne avevo davanti agli occhi una dimostrazione plastica, di brutale evidenza» [pagg. 40/41].

«Non esiste un dio della guerra: chi fa la guerra è il maligno. Dio è pace. Per questo nel documento sulla fratellanza umana siglato negli Emirati Arabi, nel febbraio 2019 con il grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al Tayyeb, abbiamo chiesto con forza di cessare di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco e di smettere di usare il nome di Dio per giustificare atti di omicidio, di esilio, di terrorismo e di oppressione» [pagg. 41/42].

LA DIFESA ASSOLUTA E CONTINUA DEI PIU’ DEBOLI, DEGLI OPPRESSI E DEI POVERI, QUINDI DEI MIGRANTI. Il suo primo atto politico, l’8 luglio 2013, fu il viaggio a Lampedusa per rendere omaggio alle tante vittime dei naufragi nei viaggi della speranza alla ricerca di asilo.

LA VICINANZA AI DETENUTI, IL DIALOGO INTERRELIGIOSO, LA CURA DEL CREATO.

Da Papa molto comunicativo quale è stato, anche nello scrivere sposa uno stile semplice e sincero, qualche volta anche divertente. Moltissimi gli aneddoti circa la sua passione calcistica, o il suo amore per il tango, per il cinema e per la musica classica.  

Ovviamente nel libro sono continui i riferimenti alla Bibbia. Non manca mai di spronare i cristiani alla coerenza: non si può dire di credere al Vangelo e poi non testimoniarlo nella vita. Nelle ultime pagine poi riprende il senso del titolo, invitando i cristiani alla speranza. «La speranza umana è farmaco e cura. Ma la speranza cristiana è ancora infinitamente più di questo: è la certezza che siamo nati per non morire mai più, che siamo nati per le vette, per godere della felicità. È la consapevolezza che Dio ci ama da sempre e per sempre e non ci lascia soli mai» [pagg. 331].

25 Papa Francesco

Maggio 2025

 

La pienezza della gioia - Luigi d’Ayala Valva

Il primo libro di questo mese ci viene suggerito dal nostro parroco, don Mimmo Mitolo, con questa motivazione: «Si tratta di un libro sulla gioia - che in tempo pasquale è il più adatto - e che nutre il nostro cuore in un momento storico in cui ne abbiamo veramente bisogno tutti».  L’autore è un monaco di Bose, nato a Livorno nel 1976, studioso dei padri greci e bizantini.

24 Pienezza della Gioia Luigi dAyala Valva

Proprio perché stiamo vivendo tempi molto scuri e difficili da decifrare, come cristiani abbiamo bisogno di lasciarci guidare dalla sete di gioia che urge nei nostri cuori. Per diventare punti di luce a cui gli altri si rivolgono nel buio. Vivere la gioia significa risvegliarsi dal torpore e dall’angoscia per sentirsi anche disponibili a incontri inattesi. Significa andare oltre i gesti quotidiani per vivere un’intensità più profonda. Una vita gioiosa è una vita fatta di porte, di apertura, di connessione. Sa spezzare ogni istinto di difesa per andare oltre e cogliere una realtà più grande. Una persona triste non sente la voglia di agire, di credere, di pensare e di provare affetto come invece sente di dover fare la persona gioiosa. Perché la persona gioiosa è una persona che vive la speranza.

Eppure, secondo d’Ayala Valva, non è così semplice impadronirsi della gioia.

La vera gioia del discepolo suppone un parto, una nuova nascita ed è frutto di un lento e quanto mai faticoso processo di maturazione e di conversione di sguardo, non è già immediatamente disponibile, anche se di per sé fa parte della nostra natura.

La gioia evangelica è sempre in qualche modo una gioia di secondo grado, non una gioia spontanea e immediatamente legata alle situazioni positive della vita, ma una gioia a caro prezzo, che integra al suo interno la tristezza, il pianto, il lutto, la morte, la persecuzione, il fallimento, per trovare al cuore di tutto questo, al cuore di quel buco nero, di quel vicolo cieco, quella che, parafrasando Paolo, possiamo chiamare la “forza della debolezza” (cf. 2Cor 12,9): la forza di lasciare ogni ormeggio e sicurezza per sé, per aprirsi nella fede allo Spirito del Risorto. Finché l’essere umano resta “forte”, prigioniero della propria logica e della propria sicurezza, tutt’al più potrà provare una gioia passeggera ed effimera, ma essa non sarà ancora una gioia provata e alla fine sarà smentita dal corso degli stessi eventi che l’hanno suscitata e da cui rimane dipendente.

È lo Spirito del Risorto a educarci alla gioia, a uno sguardo positivo sulla realtà che ci circonda, per liberarne la gioia nascosta. Infatti, nell’intimo più profondo di noi stessi siamo abitati dalla gioia stessa dello Spirito, che è anche quella di Gesù: per questo dobbiamo scavare molto profondo in noi per permetterle di sgorgare, e fa parte del cammino verso la gioia piena l’imparare a riprendere contatto con il nostro cuore, con la nostra interiorità.

In fondo, la gioia, la gioia vera, anche quando ci sono motivi reali e validi che la spiegano, non è mai totalmente motivata nell’esperienza umana, né giunge come risultato di cause che noi possiamo porre e preparare, ma ci sorprende sempre, e chiede di essere accolta e continuamente motivata.

 24 Luigi dAyala Valva

Maggio 2025

24 aprile 2025 - La nostra preghiera per papa Francesco

La nostra comunità parrocchiale partecipa alla preghiera in suffracio di papa Francesco giovedì 24 con il Rosario alle 17:30, seguito con un ricordo particolare con la Santa Messa delle ore 18:00. 

 20250424 Pino SS Annunziata Preghiera per papa Francesco

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VEGLIA DI PREGHIERA in suffragio di Papa Francesco
presieduta da mons. Repole, Torino 23 aprile 2025

é inoltre possibile collegarsi alle ore 20.30 con la Basilica Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino per partecipare in remoto alla veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco presieduta da mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, attraverso il link https://www.youtube.com/live/TK7KUuyqEtI?si=go5sLfYqj2gWx8-Y

 

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Dichiarazione dell'arcivescovo di Torino
cardinale Roberto Repole

Il Papa se n’è andato nell’Anno della Speranza, il Giubileo che aveva tanto desiderato. Ora è davanti al Signore ed era questa la sua grande speranza, che Francesco ha cercato di condividerci: la notizia che un giorno saremo tutti nell’abbraccio di Dio.
Siamo nei giorni della Pasqua, che ieri Francesco ha ancora celebrato con noi. Nel grande dolore per la morte, ma anche nella fiducia dell’abbraccio tenerissimo di Dio le Chiese di Torino e Susa, la Chiesa piemontese dove il Papa aveva le sue radici, pregano per Francesco con affetto e tanta riconoscenza per aver speso la vita, tutta la sua vita lunga e generosa, ad annunciare la gioia del Vangelo.
È una gioia senza eguali, «Evangeli gaudium»: viene dalla notizia che Gesù è risorto e perciò il mondo, questo nostro mondo così difficile e violento, non sarà sconfitto dal male.
Il Papa Francesco ha cercato di comunicare l’amore di Dio con ogni mezzo e ad ogni latitudine, l’ha fatto con parole semplici che tutti potevano comprendere: ha spiegato ai potenti della Terra e agli ultimi, ai poveri, alle persone scartate, che il volto di Dio è innanzi tutto Misericordia e questo volto è in grado di cambiare il nostro cuore, può addirittura cambiare il corso della storia.
Speranza, Misericordia. Come suonano diverse, queste parole, di fronte alle regole imperanti della guerra e della sopraffazione! Basta prenderle sul serio. Credo che sia per questo messaggio mite e sorridente che il Papa è stato tanto amato dagli uomini e dalle donne del nostro tempo, anche da chi non crede; per questo messaggio è stato riconosciuto come riferimento fondamentale negli equilibri internazionali.
Nelle ore dell’addio, vorrei che raccogliessimo le parole che il Papa ci ha lasciato in consegna.
Le terremo nel cuore.
Porterò, io personalmente, il ricordo grato dell’amicizia che mi ha legato a Papa Francesco, la coscienza delle responsabilità che mi ha affidato, l’immagine – a me carissima – del giorno in cui volle incontrare i miei genitori e la mia famiglia con tanto affetto e semplicità.
Soprattutto porterò, spero che porteremo tutti, il ricordo di un uomo che ha creduto e ha testimoniato il Vangelo.

+ Roberto Repole Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa

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ORARIO CELEBRAZIONI 

Messe feriali

  • ore 18.00 in Pino Centro in parrocchia (Santissima Annunziata)
  • presso la Residenza Seniores, via Galliera n° 5 - orario concordato con la Direzione, SOSPESA APERTURA AL PUBBLICO

Messe festive - sabato (messa vespertina della vigilia)

  • ore 18.00 in Pino Centro in parrocchia (Santissima Annunziata)

Messe festive - domenica

  • ore 8.30 a Podio (Cappella della Beata Vergine Assunta) - SOSPESA. La Messa viene celebrata sempre alle 8.30 a Pino presso la Santissima Annunziata
  • ore 10.00 a Valle Ceppi in parrocchia (Beata Vergine delle Grazie)
  • ore 11.30 in Pino Centro in parrocchia (Santissima Annunziata)
  • ore 18.00 in Pino Centro in parrocchia (Santissima Annunziata)  

 

CELEBRAZIONI ESTIVE 2024

Da domenica 7 luglio a domenica 25 agosto non verrà celebrata la messa domenicale delle ore 18.


  Orari segreteria parrocchiale in Pino Centro in parrocchia (Santissima Annunziata)

  • lunedì, martedì, giovedì, venerdì: dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19
  • mercoledì: dalle 9 alle 12

Da lunedì 23 dicembre a venerdì 3 gennaio 2025
la segreteria rimarrà aperta solo al mattino.
Chiusura dell'intera giornata come sempre sabato e domenica
e inoltre nei giorni 25 e 26 dicembre 2024 e 1 e 6 gennaio 2025

Centro di ascolto

La comunità parrocchiale attraverso suoi incaricati incontra
persone che vivono in uno stato di disagio e solitudine.

Una porta aperta che offre ascolto e orientamento.
Per appuntamenti contattare 350 5276925
Martedì e venerdì dalle 15 alle 18.

 

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