Un libro al mese... una proposta della redazione per riflettere: temi contemporanei, esperienze e spunti per la nostra esistenza. La redazione riceve volentieri suggerimenti e indicazioni, riservandosi la scelta delle recensioni da pubblicare.

04 Bruno Barberis La Bibbia una storia

 

In ottobre avremo la fortuna di ospitare in parrocchia BRUNO BARBERIS che terrà un corso di formazione biblica per tutti coloro che lo desiderano.

Bruno Barberis ha ricoperto per vent’anni la carica di responsabile del Settore dell’Apostolato Biblico dell’Ufficio Catechistico Diocesano di Torino ed è attualmente membro della Commissione Pastorale dell’Ufficio Liturgico Diocesano e della Consulta per la pastorale scolastica.

Da molti anni è docente dei corsi di Formazione biblica e Tecniche di lettura presso l’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia di Torino e ha tenuto numerosissimi corsi di formazione biblica e liturgica, anche presso la nostra parrocchia.

È laureato in matematica ed è Professore Associato di Fisica Matematica presso il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Torino.

Il suo ultimo libro, ottavo di una interessante collana biblica, Ed. SANPINO, si intitola: “La Bibbia”.

Bruno Barberis risponde con chiarezza e con semplicità, ma in modo esaustivo alle domande principali che si pone il lettore aprendo il testo più conosciuto e più venduto al mondo: “Ma allora chi è l’autore dei testi biblici? Dio o gli scrittori umani? Cosa ci trasmettono i libri della Bibbia: il pensiero di Dio o quello di alcuni uomini vissuti in un lontano passato? Che cosa significa per un credente affermare che la Bibbia è parola di Dio?”  [pag.96]

La Bibbia, il Libro, che in realtà comprende ben 73 libri canonici, cioè riconosciuti dalla chiesa, è giunta a noi nei secoli in modi differenti, in  linguaggi diversi, sottoposti a differenti  generi letterari dai quali non si può prescindere se si desidera un’esatta e serena interpretazione del contenuto. Ogni società , ogni popolo ha le sue leggi i suoi discorsi, le sue celebrazioni , i suoi racconti del passato, le sue epopee, i suoi poemi e le sue canzoni . Anche il popolo di Israele.

Bruno Barberis ci aiuta a muoverci tra gli avvenimenti, inquadrandoli in maniera corretta, sia storicamente che geograficamente, per non cadere in una delle due posizioni estremistiche: lo storicismo, che prende alla lettera tutti i fatti narrati, cercando impossibili concordanze con dati storici e scientifici ed il razionalismo che nega ogni valore storico alla Bibbia.

Ovviamente la Bibbia non vuole essere un libro storico e nemmeno scientifico. Interessante a questo proposito è l’affermazione di Sant’Agostino rivolta al manicheo Felice: “Ti faccio notare che non si legge che il Signore abbia detto: vi manderò il Paraclito che vi insegni del corso del sole e della luna. Infatti voleva formare cristiani, non astrologi.”  [pag.119]

Al n.13 della Dei Verbum si legge una grande verità: “Le parole di Dio, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al parlare dell’uomo, come già il Verbo dell’eterno Padre, avendo assunto le debolezze della umana natura, si fece simile all’uomo…”  [pag. 101]. La verità della Bibbia ci giunge incarnata nella cultura del tempo degli uomini che l’hanno scritta e deve quindi essere letta e interpretata a partire dal loro modo di vivere, di pensare, di credere.

L’impegno che si assume il nostro autore è proprio quello di offrire una corretta interpretazione e ricostruzione dei testi  biblici nella storia, sino ad arrivare al Concilio Vaticano II, indetto nel 1959 da Papa San Giovanni XXIII e concluso nel 1965 sotto il pontificato di Papa San Paolo VI.

E proprio il 18 novembre 1965, pochi giorni prima della chiusura del Concilio, venne promulgata la Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione DEI VERBUM, la più breve della quattro costituzioni conciliari del Vaticano II, ma senza dubbio la più importante. Al numero 11 di essa leggiamo: “Per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinchè agendo egli in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte.”

Speriamo con questi brevi accenni di aver suscitato il desiderio di partecipare numerosi al corso e comunque di  leggere il testo: 150 pagine in tutto, quindi non un tomo da brivido come potrebbe far pensare l’argomento; 150 pagine molto ricche e corredate da una quarantina di altrettanto interessanti immagini.

 

04 Bruno Barberis v2

Settembre 2023