Il 24 marzo, presso la nostra Pparrocchia SS Annunziata, si è tenuto il Consiglio della nostra Unità Pastorale. Hanno partecipato: 

  • Don Savino Malcangio (Parroco di Baldissero)
  • Don Marino Basso (Parroco di Pecetto Torinese)
  • Don Domenico Mitolo (Parroco di Pino Torinese)
  • Don Mario Aversano (Vicario Episcopale)
  • Olmo Silvana (Segretario)
  • I rappresentanti delle Parrocchie di Baldissero, Pecetto Torinese e Pino Torinese -

L'incontro ha avuto come tema le strategie di riorganizzazione del territorio dell'Unità Pastorale nell'ambito di una riorganizzazione che sta interessando tutta la Diocesi.

L'incontro si è aperto con la constatazione della necessità di riflettere sulle strategie di riorganizzazione del territorio alla luce dei cambiamenti in atto. Particolarlemente sono state presentate osservazioni e informazioni:

  • Presenza dei sacerdoti sul territorio: Si avvia una riflessione sull'attuale distribuzione dei sacerdoti nelle parrocchie dell'Unità
  • Età dei sacerdoti e ricambio: Viene sottolineata l'età media elevata dei sacerdoti e la scarsa prospettiva di un adeguato ricambio generazionale.
  • Situazione attuale: Nel territorio in esame, si registra ancora una presenza esclusiva di parroci nelle rispettive parrocchie di Baldissero, Pecetto Torinese e Pino Torinese.
  • Previsioni future: Nei prossimi cinque anni si prevede una significativa contrazione della disponibilità di sacerdoti.
  • Partecipazione alla vita cristiana: Viene evidenziata la bassa percentuale di battezzati (1,5%-2% nel nord ovest) che partecipa attivamente alla vita della comunità
  • Contesto sociale: Si constata che la società occidentale non è più prevalentemente cristiana, nonostante la Chiesa possa operare con dinamiche consolidate in un contesto differente.

A seguito di queste osservazioni,si è cercato di individuare soluzioni e forme di collaborazione utili a salvaguardare la vitalità di una Chiesa comunitaria e orante. L'obiettivo primario è stato il mantenimento dei servizi spirituali necessari per una chiesa aperta, accogliente e portatrice di valori per le future generazioni.

Ecco le proposte emerse:

  • Realizzazione di interventi "a campione" per ottimizzare la collaborazione tra clero e laici all'interno delle diverse parrocchie.
  • Valutazione di azioni di intervento a livello di Unità Pastorale, valorizzando le esperienze più positive e significative già realizzate in ciascuna parrocchia.
  • Organizzazione di incontri futuri per definire scelte e percorsi di programmazione e cooperazione tra le parrocchie.
  • Convocazione di prossime riunioni dei rappresentanti dell'Unità Pastorale in data e luogo da definirsi.

 

La nostra comunità parrocchiale partecipa alla preghiera in suffracio di papa Francesco giovedì 24 con il Rosario alle 17:30, seguito con un ricordo particolare con la Santa Messa delle ore 18:00. 

 20250424 Pino SS Annunziata Preghiera per papa Francesco

--------------------------------------------

VEGLIA DI PREGHIERA in suffragio di Papa Francesco
presieduta da mons. Repole, Torino 23 aprile 2025

é inoltre possibile collegarsi alle ore 20.30 con la Basilica Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino per partecipare in remoto alla veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco presieduta da mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, attraverso il link https://www.youtube.com/live/TK7KUuyqEtI?si=go5sLfYqj2gWx8-Y

--------------------------------------------

Dichiarazione dell'arcivescovo di Torino
cardinale Roberto Repole

Il Papa se n’è andato nell’Anno della Speranza, il Giubileo che aveva tanto desiderato. Ora è davanti al Signore ed era questa la sua grande speranza, che Francesco ha cercato di condividerci: la notizia che un giorno saremo tutti nell’abbraccio di Dio.
Siamo nei giorni della Pasqua, che ieri Francesco ha ancora celebrato con noi. Nel grande dolore per la morte, ma anche nella fiducia dell’abbraccio tenerissimo di Dio le Chiese di Torino e Susa, la Chiesa piemontese dove il Papa aveva le sue radici, pregano per Francesco con affetto e tanta riconoscenza per aver speso la vita, tutta la sua vita lunga e generosa, ad annunciare la gioia del Vangelo.
È una gioia senza eguali, «Evangeli gaudium»: viene dalla notizia che Gesù è risorto e perciò il mondo, questo nostro mondo così difficile e violento, non sarà sconfitto dal male.
Il Papa Francesco ha cercato di comunicare l’amore di Dio con ogni mezzo e ad ogni latitudine, l’ha fatto con parole semplici che tutti potevano comprendere: ha spiegato ai potenti della Terra e agli ultimi, ai poveri, alle persone scartate, che il volto di Dio è innanzi tutto Misericordia e questo volto è in grado di cambiare il nostro cuore, può addirittura cambiare il corso della storia.
Speranza, Misericordia. Come suonano diverse, queste parole, di fronte alle regole imperanti della guerra e della sopraffazione! Basta prenderle sul serio. Credo che sia per questo messaggio mite e sorridente che il Papa è stato tanto amato dagli uomini e dalle donne del nostro tempo, anche da chi non crede; per questo messaggio è stato riconosciuto come riferimento fondamentale negli equilibri internazionali.
Nelle ore dell’addio, vorrei che raccogliessimo le parole che il Papa ci ha lasciato in consegna.
Le terremo nel cuore.
Porterò, io personalmente, il ricordo grato dell’amicizia che mi ha legato a Papa Francesco, la coscienza delle responsabilità che mi ha affidato, l’immagine – a me carissima – del giorno in cui volle incontrare i miei genitori e la mia famiglia con tanto affetto e semplicità.
Soprattutto porterò, spero che porteremo tutti, il ricordo di un uomo che ha creduto e ha testimoniato il Vangelo.

+ Roberto Repole Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa