Dove nel 1253 già sorge una chiesa officiata e titolata a Santa Maria del Pino ora è edificata, nel suo impianto barocco, la parrocchiale dedicata alla Santissima Annunziata.
Retta dai Carmelitani dal 1490 fino alla soppressione napoleonica del 1802, la chiesa, nella sua architettura attuale con l’annesso convento, risale alla seconda metà del ‘600. Al suo interno conserva un coro ligneo del ‘500 e una profusione considerevole di stucchi realizzati dalle stesse Maestranze Luganesi e Comasche che operano nella Reggia di Venaria Reale (fine ‘600). Il patrimonio scultoreo col suo tesoro: la Madonna di Trapani, in marmo alabastrino della scuola genovese dei Gagini (inizio sec XVI), da Carlo Giuseppe Plura (sec XVIII) giunge a Leonardo Bistolfi ed Aurelio Quaglino (sec. XX). Il corredo iconografico –affreschi e tele, - dall’età barocca si sporge ad oggi con Misetta Bozzini.
L’organo Vegezzi Bossi è del 1858.