Un sincero grazie a tutta la comunità pinese, sensibile e generosa a questo progetto, coordinato dalla Diocesi, che investe tutto il nostro pianeta sostenendo il futuro di bambini e ragazzi che cercano una loro via di vita e di dignità.

Esponiamo di seguito alcuni numeri importanti che danno la dimensione del nostro impegno

Grazie

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planisfero Adozioni internazionali e sostegno scolastico v3 2018

 

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In questo riepilogo per età non sono presenti le adozioni nella forma di gruppo, presenti in 

  • Argentina
  • Brasile
  • Colombia
  • Kenya
  • Libano
  • Liberia
  • Madagascar
  • Peru'
  • Tanzania
  • Thailandia
  • Uruguay

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Nella foto padre Tonino, missionario a Jangany. Pasqua 2024. Liturgia della Luce.

 

Carissimo parroco don Mimmo e carissimi tutti della comunità di Pino Torinese,

ancora ricordo il giorno in cui sono stato con voi in occasione della mia visita in Italia: era il 19 novembre 2023. Mi sono sentito molto accolto ed è stata un’occasione nuova per me, di amicizia e di conoscenza. Il padre Tonino, che bene conoscete ho visto anche nelle scuole, non ha potuto venire per il difficile viaggio da fare, e sono venuto io, nuovo responsabile della Missione di Jangany.

Siamo lontani geograficamente ma vicini nell’amicizia e negli aiuti concreti che da tanti anni riceviamo da voi, in momenti di difficoltà come la carestia e soprattutto per l’aiuto scolastico. La scuola è stata per noi occasione di far crescere le persone, umanamente e spiritualmente.

Sono con questa mia lettera a ringraziarvi per le offerte che abbiamo ricevuto di 7.130€, corrispondenti ai nostri circa 35.000.000 Ariary. Con questi soldi ben 234 bambini e ragazzi potranno frequentare la scuola Sainte Marie per un anno intero. Ce ne sono 1.000 quest’anno ma di questi dobbiamo pensare che 700 sono poveri e non riuscirebbero a pagare la retta scolastica con cui dobbiamo pagare gli insegnanti e i materiali scolastici.

Grazie dal profondo del cuore a nome mio personale, di padre Tonino, di suor Annick responsabile della scuola e di tutta la nostra comunità cristiana

Si avvicinano i giorni della Pasqua, non mancheremo di essere insieme con voi e di ricordarvi nella preghiera. I miei più sinceri auguri a tutti voi.

18 marzo 2024. Padre Jean Marcel Fahamaro

20231106 Pino SS Annunziata Padre Fahamaro a Pino

Très cher révérend Don Mimmo et chers membres de la communauté de Pino Torinese,

je me souviens encore du jour où j'étais avec vous lors de ma visite en Italie : c'était le 19 novembre 2023. Je me suis senti très bien accueilli et c'était pour moi une nouvelle occasion d'amitié et de connaissance. Le Père Tonino, que vous connaissez bien et que j'ai vu aussi dans les écoles, n'a pas pu venir à cause du voyage difficile qu'il devait faire, et c'est moi, le nouveau chef de la mission de Jangany, qui suis venu.

Nous sommes éloignés géographiquement mais proches par l'amitié et par l'aide concrète que nous recevons de vous depuis tant d'années, dans les moments difficiles comme la famine et surtout pour l'aide scolaire. L'école a été pour nous l'occasion de faire grandir les gens, humainement et spirituellement.

Par cette lettre, je tiens à vous remercier pour les dons que nous avons reçus, d'un montant de 7 130 €, correspondant à environ 35 000 000 Ariary. Avec cet argent, 234 enfants et jeunes pourront fréquenter l'école Sainte Marie pendant une année entière. Ils sont 1 000 cette année, mais il faut penser que 700 d'entre eux sont pauvres et ne pourraient pas payer les frais de scolarité avec lesquels nous devons payer les enseignants et le matériel scolaire.

Je vous remercie du fond du cœur en mon nom, en celui du Père Tonino, de Sœur Annick, responsable de l'école, et de toute notre communauté chrétienne.

À l'approche de Pâques, nous ne manquerons pas d'être avec vous et de nous souvenir de vous dans la prière. Je vous adresse à tous mes vœux les plus sincères.

Le 18 mars 2024. Père Jean Marcel Fahamaro

 

 

 

 

20240106 Pino SS Annunziata Locandina Adozioni Internazionali e sostegno scolastico verticale

A partire dall’Epifania, la nostra comunità parrocchiale rinnova il proprio impegno missionario verso i bambini in difficoltà nel sud del mondo, nell’aiuto a costruirsi un futuro, nel far crescere il tesoro della vita che è in loro.

E, preso un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e disse loro: “Chiunque riceve uno di questi piccoli fanciulli nel nome mio, riceve me e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato”. Marco 9,36-37

Questa immagine che il Vangelo di Marco ci offre, con Gesù che prende in braccio un bambino, il suo invito a fare come lui: “chi riceve uno di questi piccoli riceve me”, sono davvero un invito, oggi, ad aprirci nel nostro impegno missionario, concreto, per consentire a molti bambini di crescere, in salute, nello studio, di vivere con dignità.

Possiamo “prendere in braccio” un bambino, prenderci cura di lui, attraverso le Adozioni internazionali e il sostegno scolastico, con qualunque importo anche minimo, oggi e domani qui nella cappella, o nei prossimi giorni presso la segreteria parrocchiale o anche con un bonifico.

Le comunità delle chiese locali in molti paesi del mondo seguono questi bambini in modo concreto e continuo, e questo aiuto è indispensabile.

A Jangany, nel sud Madagascar, in questi anni provato dalla mancanza di acqua potabile, stiamo prendendo in braccio 1000 bambini con un sostegno scolastico particolarmente importante trovando nella scuola l’istruzione e un pasto quotidiano.

 

Per le Adozioni a distanza dell'Ufficio Missionario Diocesano,
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: 180€ per un bambino in età prescolare o 235€ per un bambino in età scolare
  • intestato a Arcidiocesi di Torino Ufficio Missionario
  • IBAN IT28U0306909606100000110790
  • Causale: Adozioni internazionali. Se rinnovo indicare nella causale anche il riferimento del bambino/a adottato/a.

Info Adozioni su https://www.diocesi.torino.it/missionario/cooperazione-missionaria/adozioni-internazionali-a-distanza/

 

 

Per il Sostegno scolastico per i bambini e ragazzi del villaggio di JANGANY (sud Madagascar)
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: libero, sapendo che con 30€ si sostiene un anno intero un bambino o ragazzo, con 120€ quattro
  • intestato a AMICI DI JANGANY ODV
  • IBAN IT59U0306909606100000180363 
  • Causale: JANGANY Sostegno scolastico. Indicare anche Codice Fiscale e indirizzo per la ricevuta fiscale

Info Jangany su https://jangany.tumblr.com

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Celebrazione eucaristica che ha fatto sentire la nostra comunità "Chiesa", con la presenza degli scout nostri e della parrocchia Sacro Cuore di don Riccardo e con la presenza di padre Fahamaro, il confratello vincenziano malgascio di padre Tonino e nuovo responsabile della Missione di Jangany nel Sud Madagascar.

Don Mimmo ha introdotto ricordando, tra l'altro, la presenza della statuetta in legno MASINA MARIA donata da Jangany alla nostra chiesa (posta nella cappella ai piedi della Madonna di Taranto); reciprocamente la lampada per il Santissimo Sacramento che la nostra comunità ha donato a Jangany in occasione della consacrazione della loro nuova chiesa nel 2019. Un modo per ricordarci nella preghiera.

E' stato in qualche modo un momento storico poter ascoltare la predica in francese tradotta dal confratello italiano padre Michelangelo Santià. La nostra comunità è legata a Jangany dal 2006. Dopo 17 anni di sostegno focalizzato soprattutto sulla scuola attraverso il momento delle Adozioni internazionali e sostegno scolastico.

Nel commento al Vangelo padre Fahamaro - prendendo spunto dalla parabola dei talenti - ho espresso che "la comunità pinese ha donato e quella di Jangany ha ricevuto, ora si vede il frutto di quanto è cresciuto grazie a questo aiuto".

La scuola di Jangany conta oggi quasi 1000 studenti, dalle materne, le elementari, le medie e dal 2017 il Liceo Classico e Scientifico. Ha toccato in 25 anni circa 3000 studenti. La scuola, vero motore del cambiamento a Jangany, vanta 50 insegnanti ben selezionati.

Da quattro anni non pioveva; la mancare di acqua potabile per la popolazione di circa 10.000 abitanti, nonchè le difficoltà legate al periodo COVID, hanno rischiato di fermare questo percorso di crescita. Grazie alla realizzazione di forages, che anche la nostra comunità ha sostenuto, e alle recenti piogge che hanno dato un po’ di sollievo, il percorso prosegue. Il progetto Jangany ha sete continua il suo corso.

La nostra comunità, al termine della celebrazione, ha offerto 415€.

Qualche cenno in immagini della storia della nostra amicizia con Jangany è alla pagina https://pinojangany-annunziata.tumblr.com/

 

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La nostra comunità parrocchiale – nell’ambito del progetto Adozioni internazionali e sostegno scolastico - sostiene ogni anno il percorso scolastico del villaggio di Jangany, nel sud Madagascar. L’amicizia con la comunità di Jangany si è sviluppata fin dal 2006 con un legame che ha seguito le numerose vicende;

vicende belle come la crescita della scuola che ha toccato 3000 bambini e ragazzi (fino all’apertura di un Liceo nel 2017), lo sviluppo della popolazione, il potenziamento del dispensario medico, l’inaugurazione di una chiesa (2019)…

e vicende dolorose come il passaggio di cicloni e, in questi ultimi quattro anni, la siccità legata ai cambiamenti climatici (il sud Madagascar è una delle zone più colpite del pianeta). Il legame si è sviluppato soprattutto con le visite del missionario vincenziano padre Tonino.

Una bellissima occasione di incontro e di preghiera insieme è proposto in occasione della celebrazione eucaristica di domenica 19 novembre alle ore 11:30 presso la chiesa SS. Annunziata. Padre Fahamaro, il confratello malgascio di padre Tonino, sarà con noi diversi giorni e potrà raccontarci con le sue parole la situazione di Jangany, il progetto in corso che sta portando acqua potabile ed energia alla popolazione di quasi 10.000 abitanti.

Un’occasione di amicizia, di conoscenza e di preghiera da non perdere.

 

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Nella foto in alto da destra a sinistra: padre Fahamaro, padre Tonino e un volontario di Shalom, della rete amici di Jangany, in missione a Jangany per il progetto JANGANY HA SETE ACQUA PER VIVERE.

Carissimo don Mimmo e carissimi voi tutti della parrocchia di Pino Torinese,
vi saluto dalla Missione di Jangany (Madagascar).

Nell’avvicinarsi della Santa Pasqua desidero farvi giungere i miei più sentiti auguri.

Vi rinnovo inoltre la mia grande riconoscenza per l’affetto che avete manifestato per la Missione di Jangany in occasione della mia venuta a Pino lo scorso 11 settembre.

Abbiamo avuto notizia della vostra donazione di 6.970 euro per il sostegno scolastico dei bambini più poveri della nostra scuola Sainte Marie. Con questo importante aiuto, ci date la possibilità di garantire la scuola, anche quest’anno, ai 235 bambini che vengono dai villaggi della savana e che ospitiamo nel nostro collegio-convitto.

Vogliamo esprimervi il nostro più vivo ringraziamento. I fervorosi cristiani di Jangany si impegnano a pregare per voi, soprattutto in questo periodo di Quaresima, e chiedono la benedizione di Dio sulla vostra parrocchia e sulle vostre famiglie.

Ci commuove la generosità con cui avete voluto aiutarci anche in quest’anno reso particolarmente difficile dalla guerra in Europa, dai violenti terremoti e dai fenomeni di siccità e carestia in varie parti del mondo. Sappiamo che avete aiutato anche i terremotati in Turchia e Siria e che, oltre l’impegno della Quaresima di Fraternità, vi proponete di dare una mano anche in Brasile.

Nella newsletter di Natale, abbiamo potuto darvi buone notizie della scuola, perché si è allontanata l’insidia del COVID-19 e gli scolari hanno ripreso a impegnarsi nello studio con serenità ed entusiasmo. Molte famiglie, però, sono in difficoltà nel sostenere le spese scolastiche dei loro bambini. Il governo ha elevato lo stipendio degli insegnanti, perciò, anche la retta scolastica è salita da 25 a 30 euro. È salito anche il prezzo dei generi alimentari.

Siamo anche in difficoltà per l’insufficienza dell’acqua potabile, causata dai cambiamenti climatici.

Grazie anche agli aiuti che ci sono venuti da voi, siamo riusciti a fare alcune perforazioni in profondità (forages) per assicurare alle famiglie un minimo di acqua potabile. Occorre tuttavia aumentare il numero di questi forages perché l’acqua non è ancora sufficiente.

Queste sono le notizie che possiamo darvi in questo momento.

Vi salutiamo con riconoscenza e vi auguriamo di cuore la Buona Pasqua.

padre Tonino e tutta la Missione di Jangany

 

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20230106 Pino SS Annunziata Locandina Adozioni Internazionali e sostegno scolastico

 

 

Si dimentica forse una donna del suo bambino,

così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?

Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.

Isaia 54,15

 

Anche quest’anno, a partire dall’Epifania, la nostra comunità parrocchiale rinnova il proprio impegno missionario per garantire a tutti i bambini di costruirsi un futuro, far crescere il tesoro della vita che è in loro.

Il versetto del profeta Isaia ci ricorda la tenerezza di Dio per l’uomo: è come quella di una mamma che si commuove, fisicamente, nelle viscere, per il suo bambino.

Anche noi possiamo non dimenticare le situazioni senza dignità di tanti bambini e prenderci cura di loro attraverso le Adozioni internazionali e il sostegno scolastico, con qualunque importo anche minimo, nei giorni dell'Epifania durante le celebrazioni presso la SS. Annunziata o presso la segreteria parrocchiale o con un bonifico. 

 

Per le Adozioni a distanza dell'Ufficio Missionario Diocesano,
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: 180€ per un bambino in età prescolare o 235€ per un bambino in età scolare
  • intestato a Arcidiocesi di Torino Ufficio Missionario
  • IBAN IT28U0306909606100000110790
  • Causale: Adozioni internazionali. Se rinnovo indicare nella causale anche il riferimento del bambino/a adottato/a.

Info Adozioni su https://www.diocesi.torino.it/missionario/cooperazione-missionaria/adozioni-internazionali-a-distanza/

 

Per il Sostegno scolastico per i bambini e ragazzi del villaggio di JANGANY (sud Madagascar)
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: libero, sapendo che con 30€ si sostiene un anno intero un bambino o ragazzo, con 120€ quattro
  • intestato a AMICI DI JANGANY ODV
  • IBAN IT59U0306909606100000180363 
  • Causale: JANGANY Sostegno scolastico. Indicare anche Codice Fiscale e indirizzo per la ricevuta fiscale

Info Jangany su https://jangany.tumblr.com

 

 

 

 

 

20220106 Pino SS Annunziata Adozioni internazionali e sostegno scolastico

 

ALZATI, RIVESTITI DI LUCE... ECCO VIENE LA TUA LUCE

Nella prima lettura nel giorno dell'Epifania, ISAIA ci invitata a rivestirci di Luce; ALZA GLI OCCHI INTORNO E GUARDA.

Cosa vediamo se alziamo gli occhi? I segni della presenza di Dio con noi, e vediamo drammatiche situazioni di povertà. Per questo dobbiamo rivestirci di Luce. A partire dall’Epifania la nostra comunità parrocchiale rinnova il proprio impegno missionario per garantire a tutti i bambini di costruirsi un futuro, far crescere il tesoro della vita che è in loro: è per noi un atto di amore e di responsabilità, un essere strumento della tenerezza di Dio per loro.

Possiamo prenderci cura di loro attraverso le Adozioni internazionali e il sostegno scolastico, con qualunque importo anche minimo, nei giorni dell'Epifania durante le celebrazioni presso la SS. Annunziata o presso la segreteria parrocchiale o con un bonifico. 

Per le Adozioni a distanza dell'Ufficio Missionario Diocesano,
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: 180€ per un bambino in età prescolare o 235€ per un bambino in età scolare

  • intestato a Arcidiocesi di Torino Ufficio Missionario

  • IBAN IT28U0306909606100000110790

  • Causale: Adozioni internazionali. Se rinnovo indicare nella causale anche il riferimento del bambino/a adottato/a.

Info Adozioni su https://www.diocesi.torino.it/missionario/cooperazione-missionaria/adozioni-internazionali-a-distanza/

Per il Sostegno scolastico per i bambini e ragazzi del villaggio di JANGANY (sud Madagascar)
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: libero, sapendo che con 25€ si sostiene un anno intero un bambino o ragazzo, con 100€ quattro

  • intestato a SHALOM onlus

  • IBAN IT23C0306909606100000016561

  • Causale: JANGANY Sostegno scolastico. Indicare anche Codice Fiscale e indirizzo per la ricevuta fiscale

Info Jangany su https://jangany.tumblr.com

 

 

Dai tempi del "SOS-Sud" (1990) ai tempi del "Coronavirus" (2020): lontani ricordi e recenti avventure

Carissimi

vi racconto alcuni fatterelli dell'arrivo della gente del Sud, costretta dalla carestia ad abbandonare i propri villaggi e la propria terra.

Nelle ultime due settimane del gennaio 2021, sono arrivate qui a Jangany 14 famiglie provenienti dal profondo sud: Isoanala (160 km), Tsivory (250 km), Antanimora (300 km), Beloha (350 km). Le prime 10 famiglie (70 persone, di cui 40 bambini) sono arrivate in modo ordinato, perché sono state ricevute da loro parenti che si erano inseriti qui a Jangany negli anni precedenti. Le ultime 4 famiglie, invece, sono arrivate in modo avventuroso e sono capitate qui senza conoscere nessuno e senza aver mai sentito che esistesse il villaggio di Jangany. Questa migrazione (32 persone, di cui 18 bambini) ha degli aspetti significativi. Le 4 famiglie provengono da Beloha, in piena "Foresta Spinosa". Abbiamo domandato loro come mai avessero scelto di venire a Jangany. Ci hanno risposto che non avevano mai sentito il nome di Jangany.

Questi migranti sono partiti da Beloha con un camion, pagando il viaggio con gli ultimi soldi che avevano. Terminati i soldi, il camion non li ha più portati. Allora hanno domandato alla gente il nome del villaggio più vicino in cui c'era il Mompera. Così hanno sentito per la prima volta il nome di Jangany. La gente ha indicato loro la strada per arrivarvi e ha detto che occorrevano più di 2 giorni di cammino (circa 60 km). Essendo periodo di luna piena, hanno camminato notte e giorno e sono arrivati a Jangany alle 4 del mattino del secondo giorno: erano sfiniti, ma tutti vivi. Abbiamo dato loro acqua da bere e abbiamo fatto cuocere del riso e dei ceci malgasci. Pian piano si sono ripresi e alcuni hanno già iniziato a coltivare la terra o a lavorare come manovali nel nostro cantiere. Per questa povera gente, la Chiesa e il Mompera rappresentano un punto di salvezza.

Qualche giorno fa, quando c'è stata la pioggia, li abbiamo visti correre tutti a vedere lo spettacolo dei lampi e dei tuoni e a farsi inzuppare dall'acqua. Da oltre 2 anni, non avevano più visto né nuvole, né lampi né pioggia. I bambini danzavano sotto l'acqua e si divertivano ad entrare di corsa nelle pozzanghere e a mostrarsi completamente bagnati. Le mamme hanno subito portato ai bordi delle pozzanghere la roba da lavare e la strada è diventata una lavanderia. La gente di Jangany è curiosa di sentire la parlata malgascia dei "Tandroy" (gente delle spine) e i bambini si divertono a imitarla, accentuando le aspirazioni e terminando le parole in "tsa", invece che in "tra".

Questi fatterelli riguardano l'ultima ondata di arrivi, ma ce ne sono altri interessanti che riguardano le prime famiglie arrivate: quelle che sono state ricevute da loro parenti già inseriti prima qui a Jangany.

Qualche giorno fa, è venuto nel cortile del Mompera un certo Hévitse, uomo di circa 45 anni, "tandroy" arrivato a Jangany 30 anni fa, al tempo della famosa siccità chiamata "SOS-Sud", perché il Sud, disperato, aveva lanciato il SOS.

Hévitse ha appena accolto 4 famiglie di suoi parenti provenienti da Isoanala ed è venuto dal Mompera con i 4 capi-famiglia per domandare se c'era del lavoro per loro. Ho commentato il suo interessamento per i parenti appena arrivati dicendogli che questi erano più fortunati di lui e della sua famiglia, che erano arrivati a Jangany senza conoscere nessuno.

«Ricordo bene - gli ho detto - quando tuo padre, tua madre e voi 4 figli eravate entrati in questo cortile. Tuo padre mi aveva detto: "Mompera, siamo venuti a chiederti di permetterci di morire qui da te"».

Hévitse ha subito aggiunto: «Ricordo anch'io molto bene, Mompera: allora avevo 15 anni, oggi ne ho 45. Eravamo entrati proprio in questo cortile e ci eravamo tutti accovacciati accanto a quella grossa pietra, sotto l'albero di acacia. Eravamo sfiniti e scoraggiati: guardavamo a te con un'ultima speranza». Ho aggiunto: «Ricordi come avevo risposto a tuo padre?».

«Sì, Mompera, ho ancora nell'orecchio persino il tono della tua voce, anche se sono passati 30 anni. Avevi detto: "Divideremo insieme il riso che ci resta e, quando non ne avremo più, moriremo insieme in questo cortile"». Gli ho fatto i complimenti per la buona memoria e ho visto che voleva aggiungere qualcosa.

«Non potrò mai dimenticare - ha detto - le parole con cui ha concluso mio padre: “Va bene così, Mompera, moriremo insieme qui”».

«Vedi però - ho aggiunto - che Dio non ci ha lasciati morire così e siamo vissuti fino a 30 anni dopo. Tuo padre è morto solo pochi mesi fa». «Màrina, Mompera - ha concluso Hévitse - Andiamanitra ihany no isaorana! [È vero, Mompera, c'è solo da ringraziare Dio]».

Per il lavoro dei suoi parenti appena arrivati, ho detto a Hévitse che saremo andati insieme dal sindaco per chiedere a lui e ai capi-famiglia del villaggio del terreno da coltivare. In capo a due giorni, siamo riusciti a ottenere il terreno necessario, perché il Comune di Jangany ha delle vaste estensioni di terreno agricolo. Speriamo di poter risolvere così anche i casi di altre famiglie che prevediamo arrivino a Jangany.

Pur essendo anche noi nella carestia, non mancheremo di impegnarci ad aiutare chi è più sfortunato di noi. Siamo sicuri di non lavorare in perdita, perché Dio non mancherà di aiutarci. C'è una specie di proverbio italiano che dice Cuor contento, il ciel lo aiuta. Noi ne inventiamo un altro: Chi aiuta i poveri, Dio l'aiuta. Sono comunque più chiare e più sicure le parole di Gesù: «Date e vi sarà dato».

Jangany 07-02-2021

Padre Tonino

Sud Madagascar: un flusso di migranti molto superiore al milione (di cui 150.000 bambini) si sta trasferendo dal più profondo sud verso nord, dopo tre anni di siccità e carestia.

Jangany - spiega padre Tonino - è nel sud, ma “al nord di questo sud”. Ora, perfino un posto povero come Jangany diventa una meta di speranza: molte famiglie si stanno fermando proprio al “nostro” villaggio. Il sostegno scolastico sarà diretto anche a loro e ci impegna a seguire con attenzione lo sviluppo di questo evento più grande di noi.

Speriamo le piogge possano essere sufficienti per superare la difficoltà ancora in corso a Jangany. Al momento sono scarse.

«Ecco una foto della famiglia venuta a Jangany per sfuggire alla carestia (kere any atpsimo). Sono venuti a rifugiarsi nel villaggio; venuti da Tsivory nella regione Androy, a piedi fino a Jangany senza cibo. Mangiano nel luogo in cui si riposano e chiedono alla gente del villaggio dove stare. Sono arrivati da tre giorni».

Foto e testi da Aina del 30 gennaio 2021, insegnante della scuola Sainte Marie di Jangany

La distanza percorsa a piedi scalzi è di 220 km.

20210127Famiglia del sud arrivata a Jangany il 27 gennaio 01

 

Carissimi amici di Jangany,

Aspettavo la fine di gennaio per darvi notizie sulla nostra situazione di fronte alla carestia. Speravo di potervi dare tutte buone notizie, ma sono costretto a dirvi che le notizie non sono tutte buone.

Il mese di gennaio ha un'importanza determinante per l'agricoltura della nostra zona. Se in questo mese la pioggia è abbondante tanto da riempire tutte le risaie, sono salvi tutti i raccolti, dal mais, al riso, alle patate dolci, alla manioca, ai legumi, agli ortaggi ecc. In questo modo si esce con sicurezza dalla carestia. Se invece le piogge di gennaio non arrivano a riempire le risaie, i raccolti saranno scarsi e si resta nelle difficoltà.

Finora abbiamo avuto un po'di pioggia a novembre e a dicembre, poi un pochino anche a gennaio, ma le risaie non sono ancora piene. Siamo quindi nel momento culminante della carestia e, purtroppo, non siamo ancora sicuri di poterne uscire entro il prossimo mese di marzo.

Speriamo ancora che vengano delle buone piogge lungo questi prossimi giorni, ma cominciamo anche ad aver paura di andare incontro a un nuovo anno di scarsità. Il susseguirsi di due anni difficili, nella nostra zona, è causa delle gravi preoccupazioni per la sussistenza delle persone: la denutrizione cresce, gli attacchi di malaria e di altre brutte malattie aumentano e sale il numero dei morti. In questi primi 20 giorni di gennaio, se non avessimo avuto la suora esperta e pronta nelle cure, avremmo avuto la morte di 25 bambini (più di uno al giorno). Stiamo pregando tanto e confidiamo nell'aiuto di Dio.

La seconda notizia non buona riguarda la situazione della gente che vive a sud della nostra zona, anche a soli 100 km da noi. In quella vasta Regione, non hanno avuto pioggia da tre anni. La gente sta morendo di fame e di sete. È quindi in atto la fuga della popolazione. La gente sta abbandonando i villaggi diventati invivibili. I gruppi in fuga si dirigono verso il nord per raggiungere dei parenti che erano emigrati negli anni precedenti. Qui a Jangany abbiamo una cinquantina di queste famiglie che attendono i loro parenti del sud. Sono già arrivate in questi giorni 10 famiglie, cioè circa 70 persone, di cui metà sono bambini. Prevediamo che, lungo il mese di febbraio, arriveranno qui circa 500 persone, di cui metà saranno bambini.

Si accamperanno prima presso i familiari che le attendono, poi si vedrà. Ci impegneremo ad aiutarli in tutto ciò che potremo, cominciando dall'acqua da bere e dal po' di riso che riusciremo a distribuire. Stiamo cercando il riso ed abbiamo probabilità di trovarlo a Ihosy, a 100 km. da Jangany. 

Questa è la situazione che stiamo affrontando in questi giorni. Vi daremo altre notizie più avanti. Vi salutiamo e vi ringraziamo di cuore per l'attenzione con cui ci seguite e la generosità con cui prendete parte alla nostra vita.

P. Tonino e tutta Jangany

 

Altre importanti informazioni sono sulla newsletter https://drive.google.com/file/d/1F2VWUO_bRw6hCZI5gSxNYLjezvBKtjDJ/view

Comunicazione di padre Tonino, missione di Jangany

 

Qui a Jangany, soffriamo molto, ma non siamo nelle condizioni disperate del “profondo sud”. Riusciamo a salvare dalla fame tanti poveri, soprattutto i bambini denutriti. Inoltre, qui abbiamo avuto pioggia nei mesi di novembre e dicembre, mentre nel sud, la pioggia non è ancora arrivata.

Molte famiglie stanno fuggendo dai villaggi del sud e vanno verso nord. È previsto che questo fenomeno interesserà quasi un milione e mezzo di persone. I bambini coinvolti saranno più di 150.000.

Proprio in questi giorni molte famiglie si stanno trasferendo da Isoanala a Jangany sperando di trovare uno spazio vivibile, una speranza per stabilirsi dove qualche anno prima è già migrato qualche loro parente. Ospitare e accogliere questi migranti sarà un compito che faremo seguendo la guida del Vangelo.

Per “sud-Madagascar”, intendiamo la zona a sud del Tropico del Capricorno, che passa esattamente su Betroka. Jangany e il suo territorio sono nella “parte nord” di questo “sud”.

Qui a Jangany, i fenomeni della siccità sono meno accentuati e drammatici che nella zona che si estende da Betroka a Fort-Dauphin (più di 600 km). Tra Isoanala e Fort-Dauphin, si trova la cosiddetta “Foresta Spinosa”, abitata dai “Tandroy” (Gente delle spine). Il clima arso e desertico di questa zona consente di sopravvivere solo a quegli alberi le cui foglie di riducono a spine per sfuggire al calore bruciante del sole. La vegetazione è quindi costituita da tanti generi di alberi spinosi: dalle agavi, ai fichi d'india, ai cactus ecc.

Gli insediamenti umani sono ubicati nei posti in cui si è sicuri di poter fare riferimento a qualche pozzo o a qualche sorgente per non morire di sete. La situazione non è proprio quella del Sahara, ma le rassomiglia da vicino. Quando va bene, la gente vede un po’ di pioggia 3-4 volte all'anno, tra novembre e marzo. Un anno su tre, vedono la pioggia solo 1-2 volte all'anno.

Ogni 5 anni circa, capita che non vedano nessuna pioggia in tutto l'anno. Allora arriva la carestia (niente raccolti-fame). La gente dice: “Siamo keré (carestiati)”. Se poi capita di non vedere nessuna pioggia per 2 anni consecutivi, siamo al “S.O.S - sud”, com'è capitato nei primi anni ‘90, quando risiedevo ancora a Betroka. Per fortuna, in 33 anni di vita malgascia, ho visto solo quella volta i fenomeni terribili del “SOS”: cercavamo acqua per bere nelle pozzanghere rimaste nel letto di qualche fiume e la gente cominciava a fuggire dai villaggi, diventati invivibili.

La carestia che stiamo attraversando quest'anno non è da “SOS-sud”, ma ha degli aspetti gravi: non c'è cibo e scarseggia l'acqua da bere, perché molti pozzi si sono prosciugati. Per fortuna noi abbiamo il “forage” che attinge a 60 metri di profondità.

In questi ultimi 5 anni, notiamo chiaramente un cambiamento di clima. La pioggia non arriva più come prima: è poca e spesso arriva in modo violento e causa distruzione. Anche qui a Jangany, siamo continuamente nell'incertezza per la sussistenza. In questi ultimi 2 anni, non troviamo più granoturco neppure a Fianarantsoa e siamo in grande difficoltà per l'allevamento degli animali.

Più a sud di noi, specialmente nel “profondo sud” (Ambovombé, Tsihombé, Beloha, Bekily), sono senza cibo e senz'acqua, quindi in grave rischio di vita. Se non riceveranno aiuti straordinari, la malaria, la bilargiosi, la tubercolosi, il tifo e altre malattie mieteranno molte vittime tra la gente denutrita, specialmente i bambini.

I raccolti del 2020 non sono stati buoni neppure nel nord del Madagascar, quindi il governo dovrebbe importare molto riso. Gli aiuti arrivano scarsi, anche perché decimati dalla corruzione, che si inserisce nei trasporti e persino nella distribuzione del poco che arriva.

Jangany gennaio 2021

Padre Tonino

Ancora una volta siamo qui per rinnovare il nostro impegno a garantire a tutti i bambini di costruirsi un futuro, far crescere il tesoro della vita che è in loro: è per noi un atto di amore e di responsabilità, vuol dire essere strumento della tenerezza di Dio per loro.

Se anche tu vuoi prenderti cura di loro, puoi farlo attraverso le Adozioni internazionali e il sostegno scolastico, con qualunque importo anche minimo, il giorno dell’Epifania, a tutte le messe, e presso la segreteria parrocchiale nei giorni successivi.

Se vuoi prenderti cura di loro, puoi farlo attraverso le Adozioni internazionali e il sostegno scolastico, con qualunque importo anche minimo, il giorno dell’Epifania (messe del 5 e 6 gennaio), e presso la segreteria parrocchiale nei giorni successivi o con un bonifico.

 

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Intreccia la tua vita con quella di un bambino: è un legame speciale che rende più bella anche la tua vita.

 

20210106 Pino SS Annunziata Adozioni 01 Locandina Ridotta

 

Per le Adozioni a distanza dell'Ufficio Missionario Diocesano,
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: 180€ per un bambino in età prescolare o 235€ per un bambino in età scolare

  • intestato a Arcidiocesi di Torino Ufficio Missionario

  • IBAN IT28U0306909606100000110790

  • Causale: Adozioni internazionali. Se rinnovo indicare nella causale anche il riferimento del bambino/a adottato/a.

Info Adozioni su https://www.diocesi.torino.it/missionario/cooperazione-missionaria/adozioni-internazionali-a-distanza/

 

 

Per il Sostegno scolastico per i bambini e ragazzi del villaggio di JANGANY (sud Madagascar)
se vuoi procedere con un bonifico puoi farlo con 

  • importo: libero, sapendo che con 25€ si sostiene un anno intero un bambino o ragazzo, con 100€ quattro

  • intestato a SHALOM onlus

  • IBAN IT23C0306909606100000016561

  • Causale: JANGANY Sostegno scolastico. Indicare anche Codice Fiscale e indirizzo per la ricevuta fiscale

 

Info Jangany su https://jangany.tumblr.com

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